lunedì 26 maggio 2008

Piccole esplosioni #1: Oggi proprio no, dai

Lui aveva già gli occhi aperti quando la luce entrò dalle persiane. Quattro linee luminose e perfettamente parallele sulla parete a sinistra del letto. L'anno prima lei aveva voluto dare un tocco di novità alla casa dipingendo le pareti di giallo e comprando anche lampade a stelo. In camera si sentivano le voci ovattate dei vicini al piano di sopra che si preparavano. Lui, disteso sul fianco, notò un puntino scuro sulla parete. Non riusciva a capire se fosse un piccolo ragno o una macchia. Pensò che aveva un po' di cose da fare. Doveva lavare l'auto e avrebbe potuto farlo sabato pomeriggio. Oggi però doveva passare dalla posta per pagare una bolletta e, se fosse avanzato tempo prima di andare in ufficio, fare il pieno da un benzinaio lungo la strada. Ieri sera, mentre parcheggiava, la spia arancione della riserva si era accesa. Fin da subito aveva trovato il disegno delle lampade a stelo troppo liberty. A suo tempo pensò che non fosse così importante. A suo tempo pensava che i particolari non fossero importanti. Forse il puntino scuro sulla parete si era mosso. Dalla radiosveglia uscì d'improvviso un suono elettronico e continuo. Lui restò fermo. Lei mosse le gambe e sbadigliò. Poi voltandosi verso la sua schiena, con voce assonnata: "'giorno. Vado prima io sennò...". Lui sentì un polpaccio freddo sfiorargli la gamba. Lei si sedette sul bordo del letto e cercò con i piedi le pantofole prima di andare in bagno. Nei giorni lavorativi la sera andavano a letto presto e la mattina non facevano colazione insieme. Era per non perdere tempo. Per non uscire tardi. Un giorno, avvicinandosi all'orecchio, lui le sussurrò "Oggi facciamo con calma?", lei sorrise e ad alta voce: "Oggi proprio no, dai". Si incontravano ogni giorno già vestiti sulla porta di casa mentre stavano per uscire. E si salutavano con un bacio veloce.

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