giovedì 28 giugno 2007

Precious

Se ripeti una cosa alcune volte diventa credibile.
Se la ripeti tante volte diventa vera.
Sei adulto. Sei una persona con delle responsabilità. Hai una moglie. Hai un marito. Hai dei figli. Hai una casa. Hai un lavoro. Hai una lavatrice. Domani comprerai un'aspirapolvere. Il fine settimana si pulisce la casa. Il nome sul citofono. Il nome sulla cassetta della posta. Il nome sulla porta. Il nome sulle buste.
Se una cosa la ripeti tante volte diventa vera.
E' così per tutti, perché non dovrebbe esserlo anche per te? Non cambiare niente. Non toccare niente. Lascia tutto così com'è.
Quando eri piccolo eri felice.
Adesso però sei grande. Non ti preoccupare. Succede a tutti quindi è normale.
Se lo ripeti tante volte diventa vero.
Se lo ripeti tante volte diventa vero.
Ma hai un nemico. E questo è davvero pericoloso.
Un giorno succede qualcosa. L'imprevisto. La cosa che non doveva succedere.
E di colpo lo vedi.
Abita in mezzo al petto. Ed è sempre stato lì.
Quando eri piccolo eri felice. Quando eri piccolo lo sentivi.
Adesso sei grande e insegni anche tu come morire prima di morire.
Non essere affettuoso perché è ridicolo.
Non innamorarti troppo perché soffrirai.
Non cambiare nulla perché è pericoloso.
Non fare ciò che ti piace perché ci sono cose più importanti.
Il tempo passa. Le cose che non hai fatto. Le cose che non hai detto.
Lui però è ancora lì. In mezzo al petto.
E quel giorno lo hai sentito di nuovo.
Tu non sei andato via.
Hai solo scelto la strada più lunga per tornare a casa.

domenica 24 giugno 2007

Sesso, bugie e bottoni

L'altro giorno ero in metropolitana e stavo ascoltando i discorsi di due ragazze sedute dietro di me. Una raccontava all'altra una storia già sentita mille volte: il fidanzato va a letto con un'altra e lei lo viene a sapere. Che fare? Le brillanti opzioni sul tavolo erano 3:
1. Gli stacco i maroni mentre dorme
2. Non gliela dò per un mese
3. Lo perdono
Si accordarono per un mix della seconda e la terza: il mondo non ha perduto due testicoli e non ha guadagnato una carcerata. Confortante.
Fin qui tutto abbastanza scontato. Interessanti però erano le ragioni del perdono: era ad una festa, aveva bevuto, ha perso i freni inibitori, lei era una gran zoccola. Tutto sommato lui ne esce scagionato perché, infondo infondo, lui non era proprio lui, era un lui così così, un po' lui e un po' boh.
Ne vogliamo parlare un attimo? Parliamone.
Nel mio armadio ci sono 25 camicie. La media di bottoni per camicia (escludendo quelli del colletto) è circa 9. A questi bisogna aggiungere i bottoni dei pantaloni, eventualmente la zip e, spesso, la cintura. Infine, ci sono le scarpe che spesso hanno le stringhe. Per le donne vale un discorso analogo, al quale però bisogna sommare trappole micidiali quali gancetti del reggiseno, fermagli per capelli e collant. Insomma, per arrivare nudi alla meta bisogna passare attraverso un rito di spogliazione che, se fatto in modo incrociato (lui spoglia lei e lei spoglia lui), può generare configurazioni siamesi indivisibili e richiedere l'intervento dei pompieri. Ora, tralasciando i casi in cui i vestiti vengono strappati con vigorosa passione (poi però il novello Hulk dev'essere estremamente credibile nello spiegare alla cornificata che gli succede solo quando si arrabbia), l'abbigliamento migliore per il tradimento è il saio. Certo però che presentarsi da una tipa vestito da frate potrebbe non risultare attraente. E' curioso notare come si è passati dalla cintura di castità localizzata al bottone di castità diffuso. Ma non divaghiamo: la tesi di questo post è che la storiella del 'lui non era in lui' è sempre in voga ma poco credibile. Chi riesce da quasi lui a completare indenne il lungo rito dello slacciamento, sganciamento e sfilamento non è poi così fuori di sè. Diciamo più semplicemente che in quel momento gli va di fare quello che sta facendo. Detto questo, se fossi nei panni di una donna tradita, non opterei per l'ipotesi 'staccamento dei maroni'. Una lunga, intensa e reiterata pressione del ginocchio sulle gonadi però...

mercoledì 20 giugno 2007

Franco's chunk #1

Nelle metro giapponesi, oggi
macchine d'Ossigeno.
Più diventa tutto inutile
e più credi che sia vero
e il giorno delle Fine
non ti servirà l'Inglese.
...E sulle biciclette verso casa
la Vita ci sfiorò.
(Franco Battiato, Il Re del Mondo, EMI 1979)

mercoledì 13 giugno 2007

Quello che le donne odiano degli uomini

Qualche giorno fa mi è venuta voglia di sapere cosa le donne non sopportano degli uomini. Al quesito diretto, il pattern di risposta femminile è più o meno il seguente:
- Fase 1: innesco del modo restoschisciachemalenonfa. Generazione di frasi topiche quali mah non saprei..., ci dovrei pensare..., così su due piedi non mi viene niente...
-
Fase 2: prime avvisaglie di tempesta imminente. Lo sguardo da schivo si fa fiero. Dopo un blando antipasto di difettucci maschili all'acqua di rose si passa ai piatti forti. Fanno capolino locuzioni del tipo aaah poi questa è veramente odiosa..., se c'è una cosa che non sopporto..., aspetta aspetta aspetta questa te la devo dire perché fa proprio schifo... Tu, rappresentante del sesso opposto, cominci, piano piano ma inesorabilmente, a sentirti una merda.
- Fase 3: gli argini si sono rotti. Il monologo tracima travolgendo l'intero universo maschile. Anatomia, fisiologia, estetica, comportamento, psicologia: nulla sfugge all'ira funesta. Per farle smettere bisogna sedarle.
Il risultato di tutto ciò è una bella lista di nefandezze. Ovviamente non è esaustiva e nemmeno condivisa da tutte in tutte le sue parti, però ha il pregio di essere stata stilata solo ed esclusivamente da donne e quindi qualcosa vorrà pur significare. Io difenderei volentieri la categoria a cui appartengo ma non lo farò perché molti punti hanno come unico difetto il fatto di essere veri, quindi c'è poco da difendere. La lista - a parte l'eliminazione delle ridondanze e la sintesi di qualche concetto - è trascritta così com'è, nuda e cruda. A proposito: sapete qual è il difetto più ricorrente riscontrato nell'uomo? Sua madre.
Grazie a tutte per la sentita collaborazione.

Quello che le donne odiano degli uomini:
- Il non ascoltare
- Il non rispondere alle domande
- Il marsupio
- Il far finta di aiutare generando solo confusione
- Il lasciare il lavoro a metà nelle faccende domestiche
- La mutanda al posto del boxer (non parliamo poi di quella con l'apertura davanti)
- La canotta sotto la camicia e la canotta in generale (esclusi i modelli)
- La camicia slacciata troppo (diciamo dal terzo bottone in giù)
- I calzini corti
- Il non tirare giù/su la tavoletta del water
- Il parlare solo di sport
- La ciabatta
- Lo sbraco dopo qualche anno (rutto incontrollato e altri gas)
- L'ipersensibilità a gravi patologie quali il raffreddore
- Il chiedere alla mamma e l'essere mammoni in generale
- Le ossessioni erotiche tipiche: il rapporto anale, il rapporto orale, l'orgia con più donne e le lesbiche (sempre strafighe, ovviamente)
- Il non sapere dove sono in casa le cose di uso comune
- Il fare solo la 'scrollatina' anzichè usare la carta igienica
- Il ritenere gli amici maschi della fidanzata sempre cretini
- Il non chiedere mai informazioni quando non sanno la strada
- Il mettere tutti i loro oggetti nella borsa di lei
- Il non ricordarsi gli appuntamenti
- Il semplificare le cose
- Il voler avere sempre ragione
- Il negare l'evidenza
- L'essere disordinati e poco organizzati
- L'essere maschilisti
- L'essere arroganti
- L'essere egocentrici
- L'essere narcisi
- Il dimenticarsi le cose che contano
- L'avere difficoltà con gli elettrodomestici
- Il non centrare il water
- Il guardare sempre e solo il culo e le tette delle donne (ma mai quelli della fidanzata/moglie)
- L'essere premurosi con le donne altrui
- Il portare i fantasmini/le pedaline e toglierseli per ultimi durante
la svestizione
- Il non chiedere per paura di sapere
- Il guidare come se avessero il fuoco sotto al culo
- Il considerare la scelta di un regalo piu' complicata del lancio dello shuttle (e se falliscono ci rimangono anche male)
- Il pensare che loro non sono lenti ma è lei che è schizzata/isterica
- Il non dire mai TUTTA la verità (a volte neanche mezza)
- Il non poter vivere senza almeno una donna (1 <= almeno < infinito)
- Il ragionare quasi SEMPRE con l'attributo

domenica 10 giugno 2007

Guida pratica per diventare vecchi

1. Frequenta solo persone che sai già cosa pensano prima ancora che parlino
2. Fai sempre la stessa strada, mangia le stesse cose e conserva le tue abitudini
3. Guarda tanta televisione
4. Pensa ad una cosa che ti renderebbe felice e non farla
5. Non sorprendere mai nessuno, soprattutto chi ami
6. Pensa che lo puoi fare domani
7. Usa spesso la parola oramai
8. Pensa che non è colpa tua
9. Vedi la routine come l'inevitabile destino delle cose
10. Smetti di festeggiare il tuo compleanno
11. Pensa che chi ride molto è una persona poco seria
12. Impedisci a te stesso - ma soprattutto agli altri - di fare una sana cazzata
13. Continua a scambiare la tua noia per serenità
14. Non affrontare le crisi
15. Smetti di amare follemente ciò che ami
16. Pensa che nessuno ti abbandonerà mai
17. Non pensare che di vita hai solo questa

giovedì 7 giugno 2007

Chuck's chunk #1

Il meccanico grida nel vento: "Tu non sei il tuo nome".
Una scimmia spaziale di quelle che sono sedute dietro gli fa contrappunto: "Tu non sei i tuoi problemi".
Il meccanico grida:"Non sei i tuoi problemi".
Una scimmia spaziale urla: "Tu non sei la tua età".
Il meccanico grida: "Non sei la tua età".
(Chuck Palahniuk, Fight Club. Traduzione Tullio Dobner, Mondadori)