mercoledì 29 luglio 2009

Corriere della Sera del 29 Luglio 2009



Oggi mi hanno pubblicato la mail sul Corriere della Sera nella rubrica Italians di Beppe Severgnini:
http://www.corriere.it/solferino/severgnini/09-07-29/06.spm

A chi fa bene tutta questa rassegnazione?

Caro Beppe,
Lavoro a Singapore come bioinformatico in un istituto di ricerca biomedica. Da una settimana sono in Italia per le vacanze estive e questa è la breve cronaca di tre episodi di cui sono stato testimone:
- Milano, Lunedì 13 Luglio: io e la mia ragazza assistiamo al furto di un borsello vicino al Parco Nord. Inseguiamo l'auto in fuga per segnarci il numero di targa e andiamo a denunciare il fatto ai vigili. Torniamo sul luogo del furto per consegnare i dati anche alla vittima ma troviamo solo un altro testimone oculare che ci avverte che "nonostante il nostro sia un atto [bla, bla, bla] fare i poliziotti non è il nostro mestiere".
- Brescia, Mercoledì 15 Luglio: io e mia madre siamo in coda per acquistare due biglietti. Fa molto caldo e con una cinquantina di persone in attesa ci sono solo due sportelli aperti su sette. Dopo un'ora e mezza mia madre protesta e la risposta è una battuta volgare da parte di uno dei due allo sportello. Allora intervengo io e lo stesso personaggio perde le staffe trattandomi come se il problema fossi io e non il disservizio subito da tutti.
- Verona, Venerdì 17 Luglio: ho un biglietto di prima classe sul treno Verona-Lecce delle 13.31. Lo scompartimento è sporco e maleodorante con aloni di sudore su poggiatesta e braccioli. La giornata è torrida e l'aria condizionata non funziona. Altre persone con biglietto di prima classe non trovano nemmeno il vagone dato che sono state emesse prenotazioni per posti inesistenti.
Di questi tre episodi sai cosa mi ha dato più fastidio? La reazione delle vittime. Chi subisce un torto in Italia reagisce spesso con la frase "tanto non cambia nulla". Uno dei capitreno del Verona-Lecce mi raccontava che in queste situazioni di disagio - note a tutti i dirigenti delle Ferrovie - la percentuale di chi chiede il rimborso e protesta formalmente è infinitesima. Quindi a chi fa bene la rassegnazione? A chi subisce il danno o a chi guadagna nel poterlo fare di nuovo?
Saluti


E' più sintetica della precedente perché lo spazio disponibile è ridotto ma i concetti sono gli stessi. Dato che dopo questa pubblicazione mi sono arrivate un po' di mail interessanti da ogni dove farei due cose:
1. Aspetto qualche giorno e poi le pubblico sul blog (gli autori resteranno anonimi);
2. Dato che sono reduce da una nuova odissea con le Ferrovie ora ho materiale sufficiente per credere che le mie esperienze sui treni di questi giorni non siano un fenomeno randomico. Quindi scrivo anche alle Ferrovie dello Stato e vediamo il tenore della risposta.

sabato 18 luglio 2009

Tanto non serve a nulla, tanto non cambia nulla

Lettera spedita oggi, 18 Luglio ore 18.15, al Direttore di Repubblica Vittorio Zucconi.

Caro Direttore,
Da circa sei mesi lavoro a Singapore come bioinformatico presso un istituto di ricerca biomedica. Da una settimana sono in Italia per le vacanze estive e questo è il breve racconto di tre (sgradevoli) episodi di cui sono stato testimone:
- Milano, Lunedì 13 Luglio, mattina: siamo in auto io e la mia ragazza e ad un autolavaggio vicino al Parco Nord assistiamo al furto di un borsello ad opera di due ragazzi in macchina. La mia ragazza d'istinto preme sull'acceleratore per raggiungere l'auto in fuga e permettermi di segnare il numero di targa. Dieci minuti dopo siamo dai vigili per denunciare il fatto. Reazioni di stupore seguite da flemma estatica. Per sicurezza andiamo anche all'autolavaggio per cercare la vittima del furto e consegnargli i dati raccolti ma troviamo solo un altro testimone oculare che ci avverte che, "nonostante il vostro sia un atto di grande spessore morale [bla, bla, bla] fare i poliziotti non è il nostro mestiere".
- Brescia, Mercoledì 15 Luglio, pomeriggio: io e mia madre siamo alla stazione ferroviaria in attesa di acquistare due biglietti. Ci saranno circa cinquanta persone in coda e solo due sportelli aperti su sette. L'angolo è abbastanza angusto e fa molto caldo. Dei due addetti agli sportelli uno lavora e l'altro si assenta ogni cinque minuti per non chiari motivi. Dopo un'ora e mezza in fila, mia madre decide di andare a chiedere spiegazioni e l'uomo allo sportello la schernisce con una battuta inutile e volgare. Allora intervengo io in modo più deciso e l'uomo allo sportello perde platealmente le staffe come se il problema fossi io e non il disservizio che tutti stavamo subendo. Silenzio ed imbarazzo tra le persone in coda che preferiscono non incrociare i miei sguardi.
- Verona, Venerdì 17 Luglio, pomeriggio: ho acquistato un biglietto di prima classe sull'Intercity Verona-Lecce delle 13.31. Lo scompartimento è sporchissimo, i tavolini non si estraggono e quelli estraibili sono coperti di gomme da masticare. C'è un forte odore di sigaretta e aloni di sudore sui poggiatesta e sui braccioli. L'aria condizionata non funziona negli scompartimenti perché hanno divelto le manopole della regolazione. Le persone con prenotazione nella carrozza 1 (io per puro caso ero nella 2) hanno la sorpresa di non trovare la carrozza. Chi ha emesso i biglietti ha assegnato posti inesistenti e queste persone, con biglietto e prenotazione pagati, devono spostarsi in continuazione con tutti i bagagli lasciando il posto a chi sale. Il capotreno sostiene che lui non ci può fare nulla, che i biglietti non li emette lui e che, madido di sudore ed orgoglioso, "se tutte le lucine sono verdi vuol dire che l'aria condizionata sta andando". Peccato che nessuno la senta.

Io conosco il mio Paese e la mia attuale permanenza in uno Stato dove tutto funziona molto bene non mi ha fatto dimenticare da dove vengo. L'inefficienza, la prepotenza, il sarcasmo, tutte queste cose non mi sorprendono. L'aspetto però che mi ha fatto male e che non avevo mai considerato prima quando vivevo in Italia sa qual è? L'assenza totale di rabbia. Qui quasi nessuno si arrabbia quando viene maltrattato. Si subisce in silenzio sperando che passi velocemente. Al massimo si brontola un po' ma poi finisce in un attimo. Tutte le volte che fai qualcosa in Italia, tutte le volte che intervieni perché è giusto farlo perché è da persone civili e non da eroi, come un disco rotto ti continuano a ripetere: "tanto non serve a nulla, tanto non cambia nulla". Magari è vero ma se, per esempio mercoledì a Brescia, tutte le cinquanta persone in coda avessero protestato anziché assistere inerti allo spettacolo, forse un ventilatore qualcuno l'avrebbe acceso. Strane sensazioni in questi giorni. E' come se la gente, sommersa dal tutto e dal contrario di tutto, dall'ingiustificabile senza vergogna e dalla giustificazione dell'ingiustificabile, preferisse stordirsi di parole piuttosto che reagire. Ascolta e ripete ciò che sente ma non cerca soluzioni. Vivaci discussioni sull'utile, sul futile, sul politico e sul criminale ma parlare non è risolvere. E piano piano la sensazione che il meccanismo si stia fermando. "Tanto non serve a nulla, tanto non cambia nulla". E la rassegnazione a chi serve? Sicuramente non alle vittime. Ai carnefici, invece, è utilissima. Ma la rabbia non c'è più in questo Paese e con la rabbia temo sia svanita anche la speranza.

Un caro saluto.

sabato 4 luglio 2009

Scritto originale in due parti che risponde a modo suo alla piattezza del fenomeno mediatico. Parte 1: cioè quella del "Ciò che è stato"

Michael Jackson veniva violentato dal padre. Michael Jackson dorme in una tenda iperbarica. Michael Jackson condivide il bagno con la sua scimmia Bubbles.

Il mio primo walkman della Sony di colore bordeaux...

Michael Jackson ha comprato le ossa di Elephant Man. Michael Jackson si sbianca la pelle perché non gli piace essere nero. Michael Jackson fa gli interventi di plastica facciale per diventare Diana Ross.

...deflettore posteriore in mille pezzi. Rubato.

Michael Jackson è anoressico. Michael Jackson si è bruciato i capelli durante lo spot della Pepsi Cola. Michael Jackson è diventato strettamente vegetariano. Michael Jackson ha ricevuto il premio da Ronald Reagan. Michael Jackson è amico di Steven Spielberg.

...su una cassetta da 90'. Il sabato pomeriggio restavo attaccato alla radio...

Michael Jackson ha la vitiligine. Michael Jackson violenta i bambini. La sorella di Michael Jackson dice che Michael Jackson è un pedofilo. Michael Jackson si può staccare il naso quando vuole. Michael Jackson si è sposato con Lisa Marie Presley ed il rapporto è "sessualmente attivo". Michael Jackson è stato sottoposto ad un'ispezione genitale per venticinque minuti dal medico legale.


...vedere il pavimento che si illuminava mentre camminava sul marciapiede in Billie Jean...

Michael Jackson è stato accusato di anti-semitismo. Michael Jackson ha avuto due figli attraverso donazione di sperma. La seconda moglie di Michael Jackson ha detto che Michael Jackson non ha donato sperma. Michael Jackson ha avuto il terzo figlio per inseminazione artificiale attraverso una madre surrogata di cui non è nota l'identità.

...e aspettavo sempre l'assolo di Van Halen in Beat it.

Michael Jackson ha esposto suo figlio dal balcone di un hotel scuotendolo nel vuoto. Michael Jackson è regredito all'età di un bambino di 10 anni. Michael Jackson è dipendente da morfina.

...il moonwalker con le calze sul pavimento di casa...

Michael Jackson ha un debito di duecentosettanta milioni di dollari rifinanziato con un altro da trecentomilioni di dollari. Michael Jackson deve vendere la sua residenza Neverland. Michael Jackson si è convertito all'Islam in presenza di Steve Porcaro e Cat Stevens.

...al telegiornale delle 20.00 il video di Thriller...

Michael Jackson è morto per un attacco cardiaco. Michael Jackson non è morto per un attacco cardiaco.


...gli zombie che uscivano dalle tombe ed uno perdeva un braccio mentre camminava...

Michael Jackson aveva lo stomaco pieno di pillole. Michael Jackson voleva essere sottoposto ad un processo di plastificazione post-mortem sostituendo l'acqua del corpo con polimeri siliconici.

...e mi piaceva un sacco alla fine perché lui la svegliava piano ma quando si voltava aveva gli occhi da gatto.

Janet Jackson piange ricordando Michael Jackson. Madonna non ha ancora smesso di piangere ricordando Michael Jackson. Beyoncé canta l'Ave Maria di Schubert in ricordo di Michael Jackson...

...poi le immagini sfumavano e sopra ogni cosa restava la risata di Vincent Price.


La tv si spegne con un flash che illumina per un attimo la stanza.

Beve un bicchiere di tè, ci pensa un attimo e poi l'Autore decide di aggiungere che:
1. Prima delle vacanze natalizie del 1983 si trovò con la sua classe nella pizzeria Il Cormorano di Brescia;
2. In tale pizzeria, il compagno di banco Braghetta Sergio tirò fuori un numero di Playboy in cui appariva nuda e bellissima Ola Ray, la ragazza del video Thriller;
3. La professoressa di matematica Bignetti trovò, in circostanze del tutto accidentali, il numero della suddetta pruriginosa rivista mentre l'autore ed il Braghetta mangiavano distratti e famelici il primo una Quattro Stagioni e il secondo...l'Autore non ricorda;
4. L'Autore non è mai riuscito, nonostante innumerevoli tentativi, a riprodurre fedelmente il passo Moonwalk nemmeno con le calze sul pavimento.

Un'ultima cosa:
L'Autore cerca di distinguere tra ciò che sono i suoi ricordi ed i ricordi che non gli appartengono. Tra ciò che è prezioso (in quanto suo) e ciò che, semplicemente, fa rumore.