domenica 28 giugno 2009

La Resa

Respiro guardando il cielo
mentre il corpo non ha peso.
Il mio bisogno d'aria
ha un suono regolare.
Il cuore muove il timpano
e sott'acqua sento
il sibilo del sangue nelle vene.
Liquida fiducia.
Finalmente si abbandona.
Io vive.
Vede la luna e le palme.
L'acqua illuminata.
C'è del buio nel tramonto.
Quiete densa che respira.
Le persone tornano a casa.
Io vive.
E mi piace averne cura.
Il vento profumato.
La calma nelle cose.
Anche senza di me
Tutto continua a ringraziare.

mercoledì 10 giugno 2009

Il Bene, il Male e i Teletubbies


Warning: Il seguente post è caratterizzato da un linguaggio crudo e diretto nei confronti di innocenti pupazzi colorati. L'autore, consapevole delle critiche a cui potrà andare incontro, sta facendo merenda.


1997. Mentre Deep Blue batte agli scacchi Kasparov, mentre Steve Jobs torna alla Apple, mentre il Pathfinder atterra sul suolo marziano, la BBC non sa fare altro che partorire questo quartetto di deficienti colorati che non mangia, non si riproduce e non si cambia mai la tuta. Le ragioni dell'esistenza su questa Terra di cotanta inutilità semovente sono ignote. Ebeti nello sguardo (secondo solo a quello di grossi mammiferi produttori di latte e metano) e goffi nei movimenti (secondi solo agli stessi mammiferi) passano il tempo a fare "eeeeee", "aaaaaaa" ed ogni tanto "eeeeeeoooo". Cosa si dicono? Cosa nascondono? Sono pericolosi? E' indubbio che rotolarsi da soli o in coppia su un montarozzo verde (che poi è il loro bunker) con una tuta di pelo sotto il sole cocente sia un comportamento quantomeno sospetto. Alla loro vista ci sono bambini che piangono e cani che abbaiano (una sera ne ho visto uno da Dave Letterman che azzannava il televisore quando apparivano 'sti quattro). E poi - domanda - se non mangiano, perché sono obesi? E ancora: che lavoro fanno? Chi li finanzia? Capiscono la nostra lingua? Paciosi e morbidoni, con le loro gesta insulse (raccolta di un grosso fiore che si vede che è di plastica, analisi di gruppo della propria faccia allo specchio, scoperta del monopattino che tra l'altro ha quattro ruote) entrano in casa dal tubo catodico, da lì raggiungono la retina, il nervo ottico e, subdoli, il cervello dei più deboli. Sono una setta? Nessuno lo può dire con certezza ma si è supposta (e mai termine fu più azzeccato) una loro attività sodomitica. Ebbene si. Nel '99 il pastore evangelico Jerry Falwell dichiarò che Tinky Winky era omosessuale. I segni sono incontestabili: la tuta viola ed il triangolo in testa, tipica simbologia da Gay Pride. Ma io mi domando: perché sono così famosi questi grossi fagioloni sorridenti? Obiettivamente: sono brutti, si muovono male, non danno nessun segnale di intelligenza e cascano per terra ogni due secondi. E poi? Ridono. Ma che ti ridi se non stai in piedi? Potrebbe essere che abbiano problemi all'organo dell'equilibrio. Oppure indossino delle calzature inadeguate. O magari ci vedano poco... Insomma, qualche problema ce l'hanno di sicuro. Ma problemi più gravi li avevano quel milione e trecento mila persone che nel dicembre del '97 comprarono il singolo "Teletubbies say Eh-oh!" e che permisero a questo rimarchevole pezzo di restare primo in classifica nella Uk Singles Chart per due settimane e nella Top75 per 32. Solo le Spice Girls riuscirono a scalzarli dal loro trono con il pezzo (ironia della sorte) "Too much". Ovviamente c'è pure il video in cui questi quattro offrono il meglio di sè producendo nel loro bunker una brodaglia rossiccia (che poi si bevono), simulando un incontro di karaté con un tostapane e bruciando allegramente centinaia di frittelle. E alla fine? Ridono, ovviamente.
Io credo che i Teletubbies dimostrino essenzialmente due cose: la prima è che siamo attratti dall'orrido e vabbè, si sapeva. Ma la seconda mi piace di più: il Teletubbies è una metafora e tra l'altro - udite udite - anche molto istruttiva. Di fatto questi esseri fastidiosi non sono altro che l'ottimizzazione della positività. Sono buonissimi, sono felicissimi, sono spensieratissimi. Vivono in un mondo verde in cui c'è sempre il sole. Un mondo in cui non ci sono i cattivi ma fiori e coniglietti. Non ci sono punte o spigoli ma tutto è tondeggiante, rassicurante, dolce e silenzioso. Ed ecco l'insegnamento: quando elimini il male, il bene può diventare davvero orribile. La faccia dei Teletubbies, ferma in quell'unica espressione ghignante è volutamente inquietante. E siccome chi inventa questi prodotti è sempre più furbo di chi li compra, credo che alla Ragdoll Productions stiano ancora brindando per essere riusciti a creare una trasmissione che nasconde nel suo target "per bambini" la parodia (per adulti) del mondo perfetto. Un mondo in cui l'assenza di una metà del tutto mostra l'altra metà in tutta la sua luce: goffa, ebete e profondamente insulsa.
Detto questo, a me i Teletubbies risultano insopportabili e, per sicurezza, porto sempre con me un accendino: si vocifera che le loro tute siano in acrilico...