lunedì 29 ottobre 2007

Emily #1

Bello è, nascosti, sentirsi cercare!
Piu' bello essere trovati,
se e' questo che vogliamo
e della volpe e' degno il cane.
Bene sapere e non dire,
meglio sapere e dire,
se puoi trovare quell'orecchio raro
che ti comprenda.
(Emily Dickinson, 842)

domenica 28 ottobre 2007

Here comes the rain again

Un giorno me ne stavo seduto con le gambe a penzoloni nel vuoto, sul punto più alto dell'isola di Lampedusa. Sotto di me uno strapiombo di roccia che spariva nell'acqua turchese e davanti solo il mare con un tramonto di quelli che sai già che non dimenticherai mai. Ad un tratto ho cominciato a sentire un rumore delicato ma sempre più intenso. Era la pioggia del temporale in arrivo. E' strano perché in città i temporali o ci sono o non ci sono. In mare i temporali arrivano. L'ho aspettato. E con tutto il fascino delle situazioni che cambiano mentre le senti cambiare, mi sono ritrovato per qualche attimo nel privilegio di un triangolo di sole ad osservare il mare bagnato dalla pioggia. Tutto contrastava con tutto: il calore del sole sulla pelle ed il vento freddo del temporale, i gabbiani che cantavano al tramonto e lo scrosciare dell'acqua battente, il mare cristallino ed il mare grigio e torbido. Rimasi lì, fermo a guardare mentre tutto si stava muovendo e tutto stava cambiando. La metà con il sole era bella, potente e prepotente. La metà con la pioggia era cupa, profonda, intima. Parti della stessa cosa. Dopo qualche minuto ero bagnato fradicio eppure non riuscivo ad andarmene. E' stato quel giorno che ho cominciato ad amare la pioggia. Il sole è bello e mi mette di buon umore ma la pioggia mi piace tantissimo. Come suggerisce una meravigliosa fonte d'ispirazione la pioggia stimola più sensi del sole perché la si può annusare, udire ed anche assaggiare. Si può restare nel letto ad ascoltarla oppure ammirarne le delicate ghirlande brillanti che lascia sui vetri o i cerchi perfetti che disegna nelle pozzanghere. Il fatto è che dalla pioggia fuggiamo sempre. Ombrelli, tergicristalli, impermeabili. Si cerca sempre di nasconderla, di eliminarla. Forse anche perché la pioggia spinge a stare un po' di più con sé stessi. Obbliga a guardare dentro anziché fuori. E il suono del silenzio, a volte, può essere assordante.

sabato 27 ottobre 2007

Depeche Mode's chunk #2

Your own personal Jesus
Someone to hear your prayers
Someone who cares
Your own personal Jesus
Someone to hear your prayers
Someone who's there
(Depeche Mode, Personal Jesus, Mute Records 1989)

mercoledì 24 ottobre 2007

Smashing Pumpkins' chunk #1

And you know you're never sure
But your sure you could be right
If you held yourself up to the light
And the embers never fade in your city by the lake
The place where you were born
Believe, believe in me, believe
In the resolute urgency of now
And if you believe there's not a chance tonight
Tonight, so bright
Tonight
(Smashing Pumpkins, Tonight, Tonight, Virgin Records 1995)

martedì 23 ottobre 2007

Lorenzo

Celebrare. Celebrare tutto ciò che c'è di bello...

Lorenzo vive a Firenze.
Lorenzo non lo vedo mai.
Lorenzo c'è sempre.
Lorenzo lavora di giorno ed anche di notte ma quando lo chiamo non mi dice mai sto lavorando.
Lorenzo è saggio e per questo si prende in giro.
Lorenzo mi fa ridere quando sono giù.
Lorenzo mi fa ridere quando sono su.
Lorenzo ha i suoi problemi e io non lo verrò mai a sapere.
Lorenzo mi regala tutto e non mi chiede mai nulla.
Lorenzo è coerente perché vede la sua faccia nello specchio.
Lorenzo sa dare i consigli di un papà.
Lorenzo è una splendida persona.
Lorenzo è mio Amico.
Ed oggi è il suo compleanno.
Auguri di cuore vecchio mio.

domenica 21 ottobre 2007

Joy

All I ever wanted
All I ever needed
Is here in my arms
(Depeche Mode, "Enjoy the Silence")

Ci sono giorni che mi entrano dentro più di altri.
Ci sono giorni in cui il cuore si lascia mangiare dalla meraviglia e dallo stupore,
da ciò che guardo e finalmente vedo.
Istanti di risveglio che danno un senso agli anni del torpore.
La strada più lunga per tornare a casa.
Ricordare non basta.
Celebrare è dotare il ricordo di riconoscenza.
E io celebro il viola struggente del cielo all'imbrunire
che resiste al mese più crudele e ad una città che ha smesso di ammirare.
Celebro i raggi elettrici delle strade, colonne vertebrali luminose
che la musica nel mio abitacolo giapponese rende scenografia di un film perfetto.
Celebro le persone, i visi e gli occhi dietro i vetri
che la stanchezza segna e disarma, almeno per un po'.
E celebro i miei supereroi che Vivono sotto questo bellissimo cielo,
che invincibili e delicati mi donano il regalo più bello: ciò che sentono;
che mi insegnano tutto ed ogni cosa ogni giorno di più,
che mi fanno scoprire quanta vita può essere contenuta in un attimo di sole che scalda la pelle
e quale infinita bellezza esista e resista in tutto ciò che è fragile.
I miei supereroi hanno anche i superpoteri,
con lo sguardo mi toccano il cuore.
Oggi sono passato di qui.
Oggi sono felice.

giovedì 18 ottobre 2007

WYSIWYF: What You See Is What You Feel

Sono un po' giù di morale. Esco dal lavoro e fuori mi accoglie una luce giallognola pre-invernale con accenno di foschia. Alla guida tutti sembrano arrabbiati anche se stanno tornando a casa. Io rispetto i limiti di velocità e c'è sempre un deficiente che ti si incolla dietro e sfanala. Ho tanta voglia di inchiodare e farlo entrare dal baule. Non ho voglia di ascoltare la radio ma l'accendo lo stesso. L'unica cosa che sento sono aggiornamenti sull'amichevole Italia-Sudafrica, argomento di cui onestamente non mi frega assolutamente niente. Trovo finalmente una stazione che trasmette un esempio di dilettevole elettropop So 80's: State of the nation degli Industry. Gradevole senza pensarci su troppo. E il dj che fa? Decide che si annoia e taglia il ritornello con l'ultima di Biagio Antonacci. Ora, io non ho niente contro il signor Antonacci Biagio è solo che mi infastidiscono le frequenze della sua voce e i testi delle sue canzoni. Cerco qualcosa d'altro ma trovo sintonizzate alla perfezione Radio Maria, Radio Mater e GR Parlamento. Sono ancora più giù. Disastro? Giornata da dimenticare? Una bella persona mi scrive un messaggio. E' una frase. Una e basta. E' inattesa. Densa. Piena di vita piena. E mi mette di buon umore.
...e, come nelle migliori non-coincidenze, gli Industry pochi minuti prima cantavano "Don't you worry about the situation, a message from the telephone". Synchronicity. Eh eh eh.

lunedì 15 ottobre 2007

Crash

Serata strana.
Ho appena finito di vedere Crash.
Serata di non-coincidenze.
Crash è uno di quei film che non ti abbandona con i titoli di coda. Ti resta dentro anche dopo che hai tolto il dvd dal lettore e resti con la tv spenta a sentire che non è tutto come prima. Trovare un solo significato sarebbe inutile. Ogni persona è tante persone e i buoni ed i cattivi sono solo fotografie di un istante. Un attimo e tutto cambia. Un attimo e tutto resta come prima. Le cose importanti sono quelle delicate. Quelle che non fanno rumore. Quelle che nessuno può vendere e che nessuno può comprare. Non le trovi in vetrina né in prima serata. Ma ci sono. E sono ovunque. Il peggior nemico delle cose delicate non è la brutalità ma l'indifferenza. Si può essere assassini senza uccidere. Ladri senza rubare. L'indifferenza è la nuova disciplina. La insegnano ovunque. Fai quello che vuoi ma stai lontano da quella pericolosissima cosa che hai in mezzo al petto. E così cominci a non sentire che le persone che hai intorno sono tutto quello che hai. E tra queste ce ne sono alcune così preziose che possono cambiarti la vita. Sentire le cose delicate porta ad avere cura.
Non dare nulla per scontato.
Non soffocare quello che senti.
Mettici tutta la cura che puoi.

domenica 7 ottobre 2007

Katherine's chunk #2

Ricetta: dolce alla Wingley.
Riempite di panna un piatto di vetro. Mettetelo sul pavimento e andate via, chiudendo la porta e lasciandomi nella stanza.
Wing

(Katherine Mansfield, Diario. Dall'Oglio)