lunedì 7 novembre 2011

Adieu, Gabry

Più che una crisi di governo sembra l'Epopea di Gilgamesh e l'Orlando Furioso mixati sapientemente con General Hospital. In un momento in cui un intero paese sta mostrando la sua parte più debole e reale, accumulata nei decenni da una cultura del navigare a vista senza programmazione né parsimonia, dall'informazione emerge che il premier si dimette ma forse no, che la maggioranza non c'è più ma forse no, ma soprattutto:

1. Che la Carlucci abbandona il suo partito perché "Gli voglio bene!"
2. Che Crosetto dice che è una "Testa di c#££o" perché "Gli voglio bene!" (..e due)
3. Che Berlusconi resta perché "Voglio guardare in faccia i traditori!" (..quanto ci scommettete che in aula diranno che gli votano contro perché "Ti vogliamo bene!")
4. Che La Russa sa parlare il tedesco

Direi che in un momento in cui si sta perdendo la fiducia proprio di coloro che dovrebbero acquistare il nostro debito pubblico, questo è il miglior modo per convincerli del tutto. Ed a ben pensarci non poteva che finire così.

Ma resterà l'ultimo fotogramma. Una lacrima sul viso di Gabry a suggellare l'amara decisione. Un soffio di vento porta via le foglie del viale, ancora uno sguardo tra la sciarpa ed i ricci biondi. E "Adieu Gabry, adieu". Grazie per questa emozione. Buio in sala e poi solo...

Pubblicità.

Ma cosa è diventato questo paese?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Oh Otty, beato te che sei scappato in tempo! :-) A parte le mucche, la Svizzera non è così male no? Moreno

otty ha detto...

Svizzera, Singapore, Nord Europa... Il vero problema - as usual - è non scegliere. Ah, a proposito. Dopo averci triturato i maroni con la storia dei "cervelli in fuga", ora fare massima attenzione alla nuova campagna pubblicitaria "il Patriota" (...stay tuned).