venerdì 21 gennaio 2011

Fuckin'ology

Tutti quelli che si affannavano a dire che la televisione avrebbe bruciato il cervello delle persone avevano torto. A mio parere la televisione non ha bruciato il cervello delle persone, più semplicemente l'ha creato. Non è un problema di intelligenza presente ma non sfruttata, di potenzialità represse e frustrate. Il problema è che si è creata una connessione così salda tra ciò che si pensa e ciò che si vede in televisione che molte persone reagiscono a ciò che accade in funzione di ciò che avviene in tv. Ogni piccola esperienza della propria vita è già stata presentata e tutto ciò che accade non è più nuovo, triste, bello o giusto. E' semplicemente già visto. La televisione è un grande anticipatore di eventi che anestetizza le reazioni. Dentro di essa tutto è speciale ma fuori tutto è mediocre. La tua vita normale, i tuoi vestiti, la tua compagna, la tua macchina, il tuo lavoro, le tue reazioni non sono speciali. Solo in televisione lo diventerebbero. E allora perché sforzarsi? Perché studiare, perché cercarsi un lavoro, perché coltivare i propri interessi, perché fare tutta questa dannata fatica. E, soprattutto, perché avere pazienza?

Diventando un luogo così rilevante per la vita delle persone, la televisione è ora riuscita a guadagnare un nuovo livello: dando visibilità regala merito. Dopo un passaggio televisivo, se sei un cuoco di trattoria diventi un grande chef, se sei una che canta diventi un'artista, se sei uno che parla diventi un opinionista. E se sei gay? Un opinionista arguto. A questo punto, s'innesca il feedback. Se esci dalla televisione chi guarda la televisione ti riconoscerà fuori da essa e tu potrai vendere questo merito certificato a tutti coloro che vorranno sentirsi sempre più vicini al meraviglioso mezzo. Se proprio non riescono ad entrarci almeno ne frequentano i frequentatori.

E qui la cosa si fa interessante. Supponiamo che tu non sia capace di fare nulla. Supponiamo che tu ricada nel gruppo di persone descritte sopra, cioè quelle che non hanno né voglia né pazienza. Che fai? Non c'è problema. Tutti sono target di qualcosa. Potresti specializzarti in un brillante corso per Personal Shopper oppure uno - più impegnativo - per Cool Hunter (se vi foste posti la domanda, tranquilli, non me li sono inventati, esistono davvero e a Milano li vedete pubblicizzati in metropolitana).

Si però io ho ancora meno pazienza e diventare un Cool Hunter potrebbe essere anche faticoso, non hai qualcosa d'altro? Ma certo! Fai la zocc... ehm, scusa, volevo dire che c'è una nuova professione dai sicuri sviluppi futuri: la escort. Ma devo studiare? Noooooo. Ma devo impiegare anni prima di vedere i risultati? Ma va! Guarda, è un lavoro bellissimo. Ristoranti di lusso, belle macchine, personaggi dello spettacolo e gente facoltosa che ti darà un sacco di soldi. Ne sono sicuro: tu hai i numeri e riuscirai a farti un futuro con le tue mani! E se sei brava potresti anche...andare in televisione!!! Davverooooooooo?! E potrei far vedere a tutti ciò che so fare? Si...ehm..ma che sai fare? Beh, sono molto sincera e ho fatto due anni di danza moderna.

Tutta questa gente non è matta. Ha solo una visione delle cose rinforzata a feedback e scambiata per mondo reale. E la televisione li aiuta perché, nel tempio in cui ogni cosa diventa speciale, ci sarà sempre spazio per tutti. E vuoi che non si trovi spazio per una zocc...ehm, volevo dire una Fuckin'ology consultant? E pure sincera!


PS: Ho vissuto molti anni in un quartiere dove la prostituzione era fatto noto e normale ed ho avuto modo di conoscere donne che hanno fatto questo lavoro per una vita. Parlare con loro mi piaceva perché le loro storie non erano di gente che non aveva voglia o pazienza, né di gente che lo faceva per andare in televisione. Erano storie interessanti su come sono fatti gli uomini. Ed alcune erano allegre sessantenni che ti raccontavano con orgoglio che i loro figli erano laureati.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Bof, le preferite del Re o del Sultano sono sempre esistite, da quando esistono il denaro e il potere, da quando io esco dalla grotta per cacciare la tigre con i denti a sciabola e tu resti qui e sei la mia protetta e quindi me la dai, da quando un risultato aprendo le cosce si ottiene prima.

E allora cosa c'entra la televisione?
G.

otty ha detto...

Il post non tratta di zoccole in quanto zoccole - anche se capisco che in questo periodo l'argomento sia sensibile - bensì di una tendenza più generale. Tale tendenza prevede la riproposizione di qualsiasi cosa, anche la più stupida, in una chiave glam. La televisione è un perfetto amplificatore di questa tendenza perché chiunque ci finisce dentro diventa, prima che idiota o genio, personaggio. Mentre un tempo si andava in tv per mostrare di saper fare qualcosa, oggi si riesce ad andare in tv anche per onorare la propria ignoranza o, peggio, l'ignoranza dell'essere ignoranti. Le donne di Re o Sultani a cui fai riferimento restavano donne di Re e Sultani per tutta la vita. Oggi le donne di Re e Sultani sono tali nella speranza di poter andare in televisione e mandare a quel paese il Re o Sultano di turno. In altre parole, la tv non è più mezzo ma fine. Di cosa non si sa, ma questo è irrilevante. Kisses.

Anonimo ha detto...

Le zoccole che sperano di andare in tv sono solo la punta di un iceberg fatto di zoccole nelle università, nelle aziende, nelle istituzioni, che deliberatamente restano zoccolescamente avvinghiate al loro personale sultano e non hanno alcuna intenzione di sputtanarlo, perchè altrimenti si ritroverebbero con il sedere sul marciapiede.

E dico questo con profondo rispetto per il genere femminile, sia chiaro!!
G.

otty ha detto...

Che l'albero delle zoccole sia ramificato è cosa nota e facilmente riscontrabile. Il post però non era dedicato all'analisi dell'argomento bensì al curioso effetto che il glam televisivo riesce a dare: basta esserci per valere qualcosa piuttosto che valere qualcosa per esserci e l'escortaggine è solo un altro escamotage per esserci. Ed il tuo granitico rispetto verso il genere femminile è e resta una certezza, perbacco!