domenica 13 giugno 2010

La musica della Madonna

Ogni tanto sui media appaiono notizie che mi incuriosiscono, come questa presa dal Corriere della Sera del 13/06: "La discoteca cristiana in spiaggia: si balla con don Fiscer alla consolle" (http://www.corriere.it/cronache/10_giugno_12/discoteca-cristiana-arenzano_4c118d50-75fa-11df-9eaf-00144f02aabe.shtml).

Nell'articolo si narra di come don Roberto Fiscer, 33 anni ex dj sulle navi da crociera ed ora vice parroco di Arenzano, abbia messo in piedi la prima "discoteca cristiana" sulla spiaggia dove - dichiara - si può "ballare con Gesù e la Madonna d'estate sulla spiaggia, divertendosi e pregando".

Ricordo che da piccolo, ogni tanto, con il mio gruppetto di amici si andava all'oratorio perché solo lì trovavamo, al bar, la spuma. Mentre noi ci divertivamo a coltivare una stoica tendenza al dolce far nulla punteggiato da goliardiche imprese e raffinate meditazioni sul sesso, all'oratorio ognuno faceva qualcosa. C'era chi giocava a pallone, c'era chi recitava, c'era chi organizzava lotterie e...c'era chi suonava. Quello che suonava la chitarra in chiesa non mi piaceva e non mi piacevano nemmeno le canzoni. Non dico che l'armonizzazione fosse sempre brutta ma i testi mi sembravano scontati e, alla fine, gli accordi erano sempre gli stessi. Dopo qualche anno, il ragazzo che mi stava antipatico che suonava la chitarra venne sostituito e, con mia sorpresa, notai che arrivò una band. C'era tutto: il batterista, il tastierista, il bassista, la chitarra elettrica e pure l'amplificatore! Pronto all'impatto sonoro e alla rivoluzione copernicana nei profumi d'incenso di una domenica a messa attesi l'attacco di batteria...uno...due...tre, bacchette rotanti e vai! E invece no. Nonostante fosse tutto pronto per una "Iron Messa Maiden", partì "Dove troveremo tutto il pane". Ma come! Prima c'era il chitarrista che mi stava antipatico e va bene, ma ora che ci sono questi capelloni unti e post-punk mi riparte di nuovo 'sta roba?

Col passare degli anni notai che, quella che poteva sembrare un'osservazione giovanile, in realtà, nascondeva una costante tipica della Chiesa cattolica. Sembra che la parola d'ordine da diversi decenni sia conquistare i giovani. Anche la pubblicità seleziona dei targets e selettivamente cerca di centrarli. L'unica differenza è che la pubblicità evita di dire ai targets che sono un target e, dopo averli studiati nelle abitudini e nei bisogni, dice loro esattamente ciò che vogliono sentirsi dire. Per la Chiesa, ovviamente, non può essere così. Prima di tutto perché non può "vendere" qualsiasi cosa bensì una sola e ben precisa. In secondo luogo, perché non può dire al target - cioè il giovane - tutto ciò che lui vorrebbe sentirsi dire. Diciamo quindi che, nell'ottica di una strategia di marketing, lo svantaggio di partenza è evidente.

In sintesi, quindi: la Chiesa si è messa in testa da un po' di tempo di andare alla conquista dei giovani. Per questo cerca di fare marketing. Non può però usare tutte le armi del marketing sennò andrebbe contro i suoi stessi principi. Risultato: nasce una forma di catto-marketing un po' curiosa e un po' naive che non si capisce bene chi voglia raggiungere. In pratica la fine logica soggiacente è la seguente: i giovani ridono? Ridiamo! I giovani ballano? Balliamo!

Uhm... strategia deboluccia. Dal mio punto di vista - e non voglio offendere nessuno - mi sembra un po' semplicistica l'idea che è sufficiente indossare la pelle del giovane per conquistare la sua fiducia. Chierichetti punk, preti con le Nike bene in vista, parroci dj che cantano 'Shake the devil off' e 'Gesù ti ama', gente che indossa magliette con stampati i Vangeli e Madonne e Bibbie in versione iPhone mi sembrano inutile ciarpame più autoreferenziale che altro. A parte la discutibile utilità dell'operazione e cioè parlare ai giovani con il linguaggio dei giovani - cosa vorrà dire questa frase non l'ho mai capito - mi sorge un dubbio: fare una "discoteca cristiana" serve di più a gente che ha la musica ma non ha una Chiesa o a gente di Chiesa che non ha la musica?

2 commenti:

emmecola ha detto...

Otty, per quanto riguarda il testo non lo so, ma il titolo di questo post è di livello eccelso :-)

otty ha detto...

...ma come, mi leggi solo il titolo adesso? Aaah, pigrizia giovanile. Tu si che dovresti andare a ballare con don Fiscer sulla spiaggia! Tzé.