Quando decido di farmi un'opinione su qualcosa, cerco prima di tutto i numeri. La seconda cosa che faccio è interpretare non le notizie ma il modo in cui vengono date. Perché? Perché in funzione del "come" viene data una notizia si riesce a pilotarne le reazioni. La notizia potrebbe essere buona o cattiva, importante o insignificante, ciò che conta però è l'effetto che genererà nel lettore. E' fondamentale creare una specie di attrazione emotiva perché in questo modo si genera una corrente empatica tra l'informatore e l'informato che si sentirà parte di un gruppo che gioisce, si sdegna, s'indigna, discute. In questo modo tutto è salvo: la libertà d'informazione è preservata, l'interesse del pubblico è mantenuto, i contratti pubblicitari continuano ad essere firmati e i politici non protestano. C'è un solo "prezzo" da pagare: pienamente soddisfatto nella tua curiosità morbosa, nella tua (in)civiltà da comune cittadino, nella tua bonaria accettazione dell'umanamente inaccettabile resti ora e sempre un mediocre, prevedibile, perfetto ignorante.
Una delle cose che, in effetti, si deve evitare come la peste è rendere edotto il pubblico. Non si deve dare un'informazione chiara e puntuale. Non si devono dare strumenti oggettivi per capire ciò che sta accadendo perché - ormai è cosa nota - se tu anziché regalare i pesci insegni a pescare, il pescatore, prima o poi, smette di seguire quello che dici. E poi come si fa a vendere altre patacche? Come si fa a convincere qualcuno a darti voti, soldi, attenzioni ed applausi quando capisce che buona parte del problema sta proprio nel darti retta?
E allora devi dare un'informazione dolce, per la famiglia, per la gente che la sera a casa si vuole rilassare e non certo preoccupare. Ma visto che sei arrivato a leggere fin qui, la vuoi vedere una cosa sgradevole? Così sgradevole che ancora nessuno ti ha mostrato? Eccola:

Questo grafico dice tante cose: dice che il debito pubblico di stati europei come Spagna, Portogallo e Grecia sta crescendo; dice che in rapporto al proprio prodotto interno sta crescendo così tanto che si fa fatica a venderlo; dice che per poterlo vendere bisogna garantirne la solvibilità stipulandoci sopra delle assicurazioni; dice, infine, che il costo di queste assicurazioni è fuori controllo.
Oggi, ieri, domani... quanti giornali ti hanno "spiegato" questa cosa? Nessuno. E perché non l'hanno fatto tenendoti ben lontano dal capire quello che sta succedendo? Per una ragione semplicissima. La stessa ragione che, forse, hai già notato anche tu guardando il grafico. Quale altro stato dell'Unione Europea ha un rapporto debito/PIL spaventoso?
Lo hai capito, vero?
Ok, allora guarda qui sotto l'ultima cosa che non dovresti vedere e poi, quando ti diranno che le cose stanno migliorando, non fare caso a quello che dicono ma al "come" lo dicono.
Una delle cose che, in effetti, si deve evitare come la peste è rendere edotto il pubblico. Non si deve dare un'informazione chiara e puntuale. Non si devono dare strumenti oggettivi per capire ciò che sta accadendo perché - ormai è cosa nota - se tu anziché regalare i pesci insegni a pescare, il pescatore, prima o poi, smette di seguire quello che dici. E poi come si fa a vendere altre patacche? Come si fa a convincere qualcuno a darti voti, soldi, attenzioni ed applausi quando capisce che buona parte del problema sta proprio nel darti retta?
E allora devi dare un'informazione dolce, per la famiglia, per la gente che la sera a casa si vuole rilassare e non certo preoccupare. Ma visto che sei arrivato a leggere fin qui, la vuoi vedere una cosa sgradevole? Così sgradevole che ancora nessuno ti ha mostrato? Eccola:

Questo grafico dice tante cose: dice che il debito pubblico di stati europei come Spagna, Portogallo e Grecia sta crescendo; dice che in rapporto al proprio prodotto interno sta crescendo così tanto che si fa fatica a venderlo; dice che per poterlo vendere bisogna garantirne la solvibilità stipulandoci sopra delle assicurazioni; dice, infine, che il costo di queste assicurazioni è fuori controllo.
Oggi, ieri, domani... quanti giornali ti hanno "spiegato" questa cosa? Nessuno. E perché non l'hanno fatto tenendoti ben lontano dal capire quello che sta succedendo? Per una ragione semplicissima. La stessa ragione che, forse, hai già notato anche tu guardando il grafico. Quale altro stato dell'Unione Europea ha un rapporto debito/PIL spaventoso?
Lo hai capito, vero?
Ok, allora guarda qui sotto l'ultima cosa che non dovresti vedere e poi, quando ti diranno che le cose stanno migliorando, non fare caso a quello che dicono ma al "come" lo dicono.