venerdì 20 giugno 2008

Le due donne

C'erano molti rumori. Le voci, il vetro dei bicchieri, il suono delle posate. Le due donne si sedevano sempre vicino alla vetrata e da lì potevano vedere la strada principale con gli alberi e le macchine lontane che correvano sulle pozzanghere. Ogni tanto fuori passava qualcuno e da sotto l'ombrello guardava dentro con gli occhi sgranati oppure facendo smorfie. Una ordinò un risotto allo zafferano e un'acqua naturale mentre l'altra penne con gamberi e zucchine ed un bicchiere di vino bianco.
- "E come state?"
- "...bene. Certo devi fare un po' la mamma e un po' la moglie però...insomma, è un po' diverso"
- "Già...ma è così che va. Tocca a tutte. Prima o poi tocca a tutte"
- "...cioè...nel senso...non è più un gioco. Quando sei fidanzata...non sto dicendo che adesso sia brutto però è diverso. Si cambia"
- "Ma si infatti"
- "E poi devo stirare. Non mi piace proprio avere la sera le montagne di panni da stirare però se non lo faccio io..."
- "Ma vorresti che lo facesse lui? Sei tu adesso la donna di casa"
- "Sai che tra una settimana è il suo compleanno?"
- "...già risolto?"
- "Ma si, alla fine gli ho comprato un maglione. Oh senti... lui non se li compra. Prima ci pensava sua mamma"
- "...ma com'è tua suocera?"
- "No, simpatica, davvero! Mi dice che per lei sono come una figlia. Che non vede l'ora di diventare nonna"
- "Quando nuora e suocera vanno d'accordo è la cosa migliore. Bene"
. "Mi ha anche detto che non mi devo offendere se ogni tanto mi dice come fare certi piatti perché a lui piacciono come li fa lei, che si sa che i figli sono così"
- "Ma certo. I figli maschi sono tutti così. Ma...bambini?"
- "Sua sorella l'ha già fatto. Anzi, fatta. E adesso tocca a noi"
- "Così fate giocare i nipotini insieme! Ma per il regalo...è il primo che gli fai da sposati?"
- "No è il secondo. Qualche mese fa gli ho regalato un cellulare. Però non era quello che voleva lui"
- "E che ti ha detto?"
- "...che lo voleva di quelli che si aprono così. Che io non me ne intendo e dovevo chiederglielo prima"
- "...si la prossima volta chiediglielo. Che quando non sei sicura... sennò butti via un sacco di soldi. Io infatti prima gli chiedo quello che gli serve e quando dice che non gli viene in mente niente gli regalo un pigiama che almeno è una cosa utile. Poi figurati se adesso ho tempo di farmi venire le idee. Una volta ci pensavo ma adesso... Ordiniamo il caffè?"
- "No mi sa che... oh, guarda sta arrivando"
Si avvicinò al tavolo una donna alta in un completo scuro con la targhetta dorata sul bavero della giacca ed usò un tono cortese.
"Signore, l'ora a vostra disposizione è finita. Dovete tornare in camera per le medicine e poi il dottore vuole vedere i vostri disegni"

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