domenica 24 giugno 2007

Sesso, bugie e bottoni

L'altro giorno ero in metropolitana e stavo ascoltando i discorsi di due ragazze sedute dietro di me. Una raccontava all'altra una storia già sentita mille volte: il fidanzato va a letto con un'altra e lei lo viene a sapere. Che fare? Le brillanti opzioni sul tavolo erano 3:
1. Gli stacco i maroni mentre dorme
2. Non gliela dò per un mese
3. Lo perdono
Si accordarono per un mix della seconda e la terza: il mondo non ha perduto due testicoli e non ha guadagnato una carcerata. Confortante.
Fin qui tutto abbastanza scontato. Interessanti però erano le ragioni del perdono: era ad una festa, aveva bevuto, ha perso i freni inibitori, lei era una gran zoccola. Tutto sommato lui ne esce scagionato perché, infondo infondo, lui non era proprio lui, era un lui così così, un po' lui e un po' boh.
Ne vogliamo parlare un attimo? Parliamone.
Nel mio armadio ci sono 25 camicie. La media di bottoni per camicia (escludendo quelli del colletto) è circa 9. A questi bisogna aggiungere i bottoni dei pantaloni, eventualmente la zip e, spesso, la cintura. Infine, ci sono le scarpe che spesso hanno le stringhe. Per le donne vale un discorso analogo, al quale però bisogna sommare trappole micidiali quali gancetti del reggiseno, fermagli per capelli e collant. Insomma, per arrivare nudi alla meta bisogna passare attraverso un rito di spogliazione che, se fatto in modo incrociato (lui spoglia lei e lei spoglia lui), può generare configurazioni siamesi indivisibili e richiedere l'intervento dei pompieri. Ora, tralasciando i casi in cui i vestiti vengono strappati con vigorosa passione (poi però il novello Hulk dev'essere estremamente credibile nello spiegare alla cornificata che gli succede solo quando si arrabbia), l'abbigliamento migliore per il tradimento è il saio. Certo però che presentarsi da una tipa vestito da frate potrebbe non risultare attraente. E' curioso notare come si è passati dalla cintura di castità localizzata al bottone di castità diffuso. Ma non divaghiamo: la tesi di questo post è che la storiella del 'lui non era in lui' è sempre in voga ma poco credibile. Chi riesce da quasi lui a completare indenne il lungo rito dello slacciamento, sganciamento e sfilamento non è poi così fuori di sè. Diciamo più semplicemente che in quel momento gli va di fare quello che sta facendo. Detto questo, se fossi nei panni di una donna tradita, non opterei per l'ipotesi 'staccamento dei maroni'. Una lunga, intensa e reiterata pressione del ginocchio sulle gonadi però...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non è che sia necessario togliersi i vestiti... Ma: se lui non era lui... chi era ?
E comunque la soluzione migliore sarebbe stata la 4: un paio di corna in regalo... così magari capiva un po'....