lunedì 23 marzo 2009

I nomi delle cose

La via più rapida è dargli un nome.
Ed avere d'un tratto l'illusione
che tutto sia cambiato.
Che qualcosa sia diventato tuo.

Coltelli affilati per sezionare il tutto
levigano i bordi di ciò che ancora non conosci.
Ma i nomi non sono mai stati ciò che descrivono.

Non si regalano 7 nomi di rose rosse.
Non si viaggia con il dito su una mappa.
Non si vive ripetendo che "domani, vedrai".

Qui ed ora è il dono primo ed ultimo
che il tempo concede.
Il muoversi delle foglie non è per tutti.

Chiediti come ti senti.
Cosa ricordi?
Dov'eri l'ultima volta che è accaduto?

Dall'appartamento accanto le note di un violino.
Non so chi stia suonando.
Non so che faccia abbia.

Prepotente, una molecola di vita
che danza nel mio salotto.

E' musica.
E' umano.
E' il senso delle cose
che esplode senza nome.

Non si diventa padri facendo figli.
Non si diventa amanti senza amore.
La via più rapida è dare i nomi.

Ma è nei fiori il profumo
che puoi ancora sentire.

4 commenti:

Moreno ha detto...

Bellissima! Ti è uscita proprio bene Otty, complimenti!

otty ha detto...

Grazie Moreno, sei molto gentile

Moreno ha detto...

Però sono curioso: nella poesia parli di uno che suona il violino.. Sta suonando veramente o è un'invenzione poetica diciamo?

otty ha detto...

No no, suona davvero. E' il mio vicino di casa e suona pianoforte e violino molto bene. Mi diverte l'idea di sentire lo stato d'animo di una persona tutti i giorni ma non sapere che faccia abbia.