venerdì 23 aprile 2010

Hai presente la Grecia?

La sensazione di distanza dalle cose è spesso un fatto mediatico: siamo più o meno preoccupati in funzione di quanto spazio e con quale tono l'informazione tratta un argomento. In genere, gli aspetti finanziari vengono percepiti abbastanza distanti dalle persone e ne è un esempio il fatto che venire a conoscenza di sprechi, sperperi se non addirittura furti di denaro pubblico non smuove le coscienze. La finanza annoia. E' un fatto. Ed è anche un male. Perché se è vero che non fa molto figo parlare di prodotto interno lordo e debito pubblico è anche vero che le società civili restano tali finché l'economia regge. Poi inizia il buio.
Come ho già detto in un post precedente trovo molto interessante seguire ciò che sta accadendo alla Grecia. Mi piacerebbe sapere di più su cosa succede a pochi chilometri dall'Italia, su cosa il governo stia chiedendo ai greci, su cosa stia succedendo all'occupazione, agli stipendi, ai servizi, ai consumi, alle pensioni, alla vita quotidiana delle persone. Ma queste informazioni ai giornali italiani arrivano nel solito tono tecnico-soporifero che non colpisce e non allarma. Tra queste notizie leggo oggi che il Primo Ministro Papandreou ha accettato di utilizzare il prestito di 45 miliardi di Euro messo a disposizione dalla UE e dal Fondo Monetario Internazionale. Non più di un mese fa l'aveva rifiutato orgogliosamente. Dunque?
Nel World Economic Outlook il Fondo dichiara "In the near term, the main risk is that – if left unchecked – market concerns about sovereign liquidity and solvency in Greece could turn into a full-blown and contagious sovereign debt crisis" ed Axel Weber, capo della Bundesbank rincara "A possible default by Greece would most likely be a severe economic blow for other countries in monetary union".
In pratica se la Grecia crolla scatena l'effetto domino quindi bisogna salvarla a tutti i costi. Ma non tutti gli Stati UE sono esposti in egual misura al suo debito e come reagirebbero i cittadini francesi o tedeschi nel apprendere d'un tratto che si devono accollare il costo del salvataggio greco? Ed una volta creato il precedente greco, si potrebbe negare poi lo stesso trattamento a tutti gli altri Stati in analoghe condizioni?
I prodotti derivati sono ancora tutti lì e quando la gente capirà cosa sono sarà il segnale che è già troppo tardi. Il poter disporre di informazioni su uno Stato europeo che sta passando in mezzo ad una crisi non così improbabile per altri Stati europei sarebbe molto utile. Ma i media preferiscono non far appassionare troppo le persone a questi argomenti perché, usando la stessa filosofia che anima un prodotto derivato, non importa se la gravità del problema crescerà esponenzialmente domani, l'importante è fingere oggi.