mercoledì 23 luglio 2008

Liquame


Qui tetigerit picem inquinabitur ab ea
Chi toccherà la pece ne rimarrà imbrattato


Guardare e non toccare.
Liquame che sporca le mani e le pareti.
Non sentite l'odore?
Vestiti senza gusto,
sorrisi senza luce,
invecchiare è un dramma
per chi sa di essere già morto.
L'età sui vostri volti
è a ricordar che il tempo
non è per chi ha sprecato il tempo.
Cosa raccontate allo specchio?
Del mediocre e del timoroso?
Dell'ansia di assomigliare?
Di ciò che non avete perché non lo meritate?
La grazia sfugge alla miseria umana
perché ciò che è leggero
altro non chiede alla vita.
A voi restano i sorrisi dei falsi e degli stolti,
l'amicizia del vostro assassino,
l'amore del vostro carnefice
e la tristezza che ogni giorno soffia
più forte sulle spalle.
Io vi guardo e non vi tocco
tristi ippopotami d'etoile,
piccole iene e cerimoniose ballerine.
Ritti su due zampe gioite
alla carezza del padrone
ed io vi guardo e non vi tocco
perché mi servite così,
miserabili,
perenne monito
per tutto ciò che non sarò mai.

mercoledì 9 luglio 2008

Spett.le Presidente Napolitano... (tentativo n.2)

Spett.le Presidente Napolitano,
In data 22/03/08 Le scrissi una mail a cui Lei non ha mai risposto. I casi sono due: o ha letto la mia mail e non l'ha ritenuta degna di risposta o non ha mai letto la mia mail e quindi non ha potuto rispondere. Nel primo caso il comportamento non è molto cortese dato che io ho ritenuto rilevante dedicare parte del mio tempo a Lei ma Lei non ha ritenuto necessario dedicare parte del Suo tempo a me. Nel secondo caso, se a Lei le lettere non arrivano, non si capisce la ragione per cui la Presidenza della Repubblica metta a disposizione dei cittadini un indirizzo e-mail. Io, nel dubbio, Le scrivo di nuovo. Immagino che, in questi giorni, di mail ne stia ricevendo molte ed una ragione ci sarà. Io non entro nel merito del suo comportamento "formale" anche perché ho letto diversi articoli sull'argomento e devo dire che il livello di tecnicismo giuridico potrebbe scoraggiare chiunque e, contemporaneamente, dimostrare tutto ed il contrario di tutto. Quindi passo subito alla parte logica del problema.
Prima domanda: Il cosiddetto lodo Alfano propone la non punibilità per le quattro cariche più importanti dello Stato. Tra queste quattro cariche c'è anche Lei. Ma Lei questa impunità l'ha mai chiesta? L'ha mai desiderata? Sognata? Sperata? E, soprattutto, Le serve? Mi spiego meglio. Se domani qualcuno proponesse una legge per la quale tutti quelli che si chiamano Ottavio possono godere della sospensione della legge anti-fumo io, che mi chiamo Ottavio e che non fumo, penserei che sarebbe una stupidaggine e mi darebbe alquanto fastidio essere inserito a forza in un gruppo di cui non faccio parte e senza che io ne abbia mai fatta richiesta. Lei, come Presidente della Repubblica - ma soprattutto da persona onesta e rispettabile - come si sente nel vedersi, dall'oggi al domani, inserito nella classe degli esenti da giudizio o, se preferisce, dei liberi di delinquere?
Seconda domanda: Dato che questo provvedimento prevederebbe l'impunità per le quattro più alte cariche dello Stato, dovremmo dedurre che siamo governati da quattro persone che non vogliono farsi giudicare come tutti i normali cittadini? Oppure che viviamo in un Paese dove il pericolo da scongiurare è la magistratura? E se fossimo in questa seconda condizione, come si sente Lei che si trova contemporaneamente ad essere il firmatario di un provvedimento che colpisce la stessa categoria di cui Lei è il massimo esponente in qualità di presidente del Consiglio Superiore della Magistratura?
Terza domanda: Supponiamo che Lei non possa fare altro che firmare il suddetto provvedimento. Ma, allora, vista la rilevanza di una cosa che La coinvolge così direttamente, perché non organizza un bel messaggio a reti unificate e spiega alla nazione la bontà di tale provvedimento - se pensa che lo sia - oppure le ragioni della sua firma a naso turato?
La vuole un'idea? Ok, senta qua. Se la mettesse a disagio andare in televisione, lasci perdere ed utilizzi uno strumento molto più moderno. A me piacerebbe usare il Suo sito web per informarmi e per capire quello che sta succedendo nel mio Paese. Sarebbe uno strumento formidabile, pubblico ed obiettivo che nessuno potrebbe limitare o zittire. E sarebbe molto interessante se Lei spiegasse, con parole comprensibili, le ragioni di un provvedimento su cui Lei sta apponendo la Sua firma. Una firma che dice "Io, Giorgio Napolitano, ho letto e garantisco che questa legge tutela tutti i cittadini di questo Paese che, in ogni istante del mio mandato, rappresento". E invece no. In un sito che ha uno stile molto simile ai mobili della sala da pranzo di mia nonna leggo che Lei il 10 di Luglio ha incontrato la Federazione degli "Amici dei Musei". E' normale tutto questo? Secondo me no e dal mio punto di vista sarebbe molto più utile conoscere il Suo parere piuttosto che leggere ipotesi dai giornali e vederla disegnato come un passivo generatore di firme. Francamente, proprio una brutta immagine.